Gli ex conventi di Montedomini e del Fuligno, sono istituzioni plurisecolari custodi di un patrimonio artistico di grande suggestione, con sale affrescate e ambienti riportati allo splendore di un tempo. Il loro utilizzo odierno come locations prestigiose e tecnologicamente attrezzate per ospitare le attività del Centro di formazione di Montedomini non manca di regalare ad ogni evento una atmosfera particolare e di grande fascino.
Per questo è stata studiata la possibilità di abbinare al programma congressuale o didattico, un percorso di interesse storico e culturale all’interno di entrambi gli antichi complessi.
A Montedomini, su prenotazione, vengono effettuate visite guidate all’interno dei locali che ospitarono i due conventi di Monticelli e Montedomini e poi la “Pia Casa del Lavoro”: dalla Chiesa di San Ferdinando, a quella sconsacrata di Monticelli, all’ antico refettorio poi guardaroba storico, il giardino d’inverno, la sala con il grande affresco di Galileo Chini e il loggiato con le lapidi che ricordano i benefattori.
Al Fuligno, su richiesta, si può seguire un affascinante percorso attraverso la storia, alla scoperta di un grande luogo, da sempre al femminile, oasi di spiritualità nel centro della città, arricchito, nei secoli, da affreschi e mirabili opere d’arte, che oggi si presenta agli occhi dei visitatori in tutto il suo antico splendore. L’itinerario si snoda dalla sala della Beata Angiolina, la sala del Capitolo, attraverso la Chiesa, i piani superiori, con la sala dell’ Annunciazione, la sala Vescovo, il Foyer, la Sala Blu, fino al chiostro cinquecentesco ed al bel giardino all’italiana.
Davvero suggestivi sono gli arredi, giunti fino ai giorni nostri e raccolti in una mostra che spazia dagli oggetti religiosi a quelli educativi.
Particolare attenzione è riservata agli’ affreschi di Bicci di Lorenzo, all’epoca della committenza, artista molto conosciuto, esponente della bottega di famiglia di artisti-artigiani, un esempio che ben rappresenta il reale panorama del mestiere artistico a Firenze fra Tre e Quattrocento. Le monache del Fuligno chiesero di rappresentare figure esemplari in riferimento a San Francesco: al piano terra, Santa Margherita e Sant’Onofrio accanto alla Natività; Santa Chiara nella Crocifissione della Sala del Capitolo; San Francesco di Paola (opera seicentesca di Ulisse Ciocchi) vicino all’affresco dell’Annunciazione. La visita può continuare, nei giorni di apertura, presso l’attiguo museo del Cenacolo del Fuligno, dove, nell’antico refettorio di rappresentanza del convento, si possono ammirare il magnifico affresco del Perugino, il cinquecentesco crocifisso ligneo di Benedetto da Maiano e numerose mirabili opere pittoriche del Quattro, Cinque e Seicento.