Un gruppo di amici, ex ragazzi che giocavano insieme a calcio sui campi del Centro Tecnico di Coverciano con la maglia della Fiorentina e che poi hanno proseguito per le diverse strade della vita, chi ancora nello sport, chi altrove, hanno fondato l’Associazione
GIGLIO AMICO Onlus nel 1996, o meglio hanno dato un nome e un riconoscimento a un loro crescente desiderio:
fornire aiuto a chi si trova in condizione di acuta necessità anche perché non ha voce per richiamare l’attenzione su quanto ha più di bisogno.
Sul finire degli anni cinquanta quei ragazzi si erano incontrati sotto la semplice e schietta insegna sportiva del Nucleo Addestramento Giovani Calciatori (il famoso e rimpianto NAGC), intorno a due maestri, non soltanto di sport, come Cinzio Scagliotti e Alberto Baccani. Alcuni, non solo con la maglia gigliata, andranno avanti nella carriera fino ad arrivare addirittura in nazionale (come Luciano Chiarugi e Andrea Orlandini), altri giocheranno stabilmente in squadre di serie A e B (Adriano Lombardi, Marzio Magli). I più rincorreranno una palla nei più disparati campionati.
Il gruppo ha preso forma, sostanza e vitalità intorno a un compagno al quale una lesione alla spina dorsale aveva sottratto per sempre il pallone. Marco Viani è il nome di quel lontano ragazzo diventato uomo e anima stessa dell’associazione.
GIGLIO AMICO conta oggi su oltre cento soci, uniti da un impegno di assoluto volontariato e da un senso di appartenenza sempre più vivo, e svolge la sua attività attraverso manifestazioni non solo sportive il cui ricavato vieneinteramente e direttamente devoluto a chi si trova nelle condizioni di massimo bisogno, più precisamente a chi unisce una situazione di precarietà economica a uno stato di malattia o di menomazione fisica. In sostanza si rivolge agli “ultimi”, ricercando ogni collaborazione per una mirata, responsabile e rispettosa individuazione.
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