Presentazione nuovo Museo del Bigallo!
Un moderno spazio multimediale ed interattivo alla scoperta di Firenze
Un moderno spazio multimediale ed interattivo alla scoperta di Firenze
Uno spazio multimediale e innovativo che permetterà a cittadini, studenti e turisti di fare un viaggio virtuale nel Rinascimento fiorentino: così si presenterà il nuovo Museo del Bigallo una volta che saranno conclusi i lavori di ristrutturazione, che coinvolgono anche la Loggia, entrambi di proprietà dell’ASP Firenze Montedomini.
I nuovi spazi espositivi sono stati presentati oggi dal sindaco Dario Nardella, dal presidente dell’Asp Firenze Montedomini Luigi Paccosi, dal direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori e dal consigliere dell’Opera di Santa Maria del Fiore Domenico Mugnaini.
L’ASP Firenze Montedomini ha avviato da tempo un’intensa attività di recupero della Loggia e del Museo del Bigallo concordata con la Soprintendenza delle Belle Arti. Nel 2013-2014, ad esempio, all’interno del Museo sono stati effettuati i restauri dell’affresco della Madonna della Misericordia e dell’affresco staccato dei Capitani, che consegnano i bambini alle madri.
Il progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo Museo è stato presentato al Cda di Montedomini alla fine dello scorso anno e nei prossimi mesi sarà presentato anche alla cittadinanza. Tale progetto è condiviso con l’Opera del Duomo, che è partner dell’operazione di ristrutturazione e allestimento del nuovo spazio museale al secondo piano dell’immobile. I lavori inizieranno nel corso del 2019 e si concluderanno nel 2020. La realizzazione del nuovo Museo è resa possibile anche grazie al contributo della Fondazione CR Firenze.
“Con il nuovo museo del Bigallo cresce l’offerta culturale cittadina – ha detto il sindaco Nardella -. Sarà un luogo pensato per cittadini, turisti e soprattutto per i ragazzi delle scuole che potranno così formarsi e arricchire il proprio bagaglio di conoscenze sul Rinascimento. Il Bigallo, piccolo gioiello nel cuore della città, a due passi dal Duomo, sarà un museo innovativo, che sono sicuro susciterà un grande interesse. Grazie all’Asp Firenze Montedomini, alla Fondazione CR Firenze e all’Opera del Duomo e per il contributo che hanno dato alla sua rinascita”.
“Questo progetto permette di restituire ai cittadini di Firenze una parte fondamentale del cuore della città – ha detto Luigi Paccosi – e con grande orgoglio oggi Montedomini lo rende pubblico e lo condivide con gli attori principali impegnati in questo importante percorso”.
“Sono duplici i motivi della nostra adesione a questo progetto – ha spiegato Gabriele Gori – che interessa due settori ai quali destiniamo da sempre energie e risorse. In primo luogo è una nuova occasione per recuperare e valorizzazione il ‘tesoro’ diffuso di Firenze, costituito non solo dai capolavori che tutto il mondo ammira, ma anche da luoghi meno conosciuti come questo, ma ugualmente densi di storia e di alti significati. Il secondo è il nostro forte desiderio di formare le nuove generazioni con interventi che consentano loro di conoscere la storia della nostra città usando però il loro linguaggio, efficace e moderno oltre che scientificamente certificato. Siamo certi che uno spazio come questo susciterà grande interesse a attenzione’’.
“Quando fu prospettata l’idea di una valorizzazione del Bigallo – ha detto Domenico Mugnaini – l’Opera, che da sempre cura la conservazione e la manutenzione del complesso di Santa Maria del Fiore, decise di partecipare alla progettazione di un nuovo complesso museale, importante per la città e per la stessa piazza di San Giovanni dove anche il Bigallo si affaccia. Ecco perché oggi siamo particolarmente lieti di poter essere qui, alla presentazione del progetto che ha visto impegnata l’Opera insieme ad altre importanti Istituzioni della città”. “Il nuovo spazio museale – ha spiegato Mugnaini – sarà per Firenze, e soprattutto per i ragazzi delle scuole della città e non solo, una specie di ‘porta d’ingresso’ in quel Rinascimento che la fece grande grazie anche agli artisti che lavorarono, con i risultati che ancora oggi il mondo ci invidia. Pensiamo al nostro Battistero, al Campanile e alla Cattedrale e allo stesso Bigallo, accanto ai quali nacque, nello stesso periodo, quella grande storia di carità e solidarietà, di cui lo stesso Oratorio e la vicina Confraternita della Misericordia sono ancora oggi una testimonianza per tutto il mondo”.
Il nuovo spazio museale del Bigallo troverà spazio al secondo piano dell’edificio, in cui si trovano tre sale:
I lavori di riqualificazione interesseranno anche il terzo piano dell’immobile, destinato agli uffici, e il vano scala.